Terzo
momento: attività di
approfondimento e laboratori
Punto di partenza
il vangelo di Luca 24,13 raccontato attraverso una profonda
drammatizzazione.
La meditazione del
brano ha proposto poi due filoni di ricerca: lo stile di Gesù e quello
dei discepoli .
In seguito nei
gruppi sono stati affrontati i seguenti temi :
1- I miei bisogni
di educatore
2- Le mie
delusioni, sofferenze, perdite di speranza, voglia di scappare come
educatore
3- Le mie gioie e
ciò che ho imparato come educatore
4- Obiettivi che mi
pongo come educatore
5- Come cerco di
far funzionare il gruppo di educatori
6- Qual è il
fondamento su cui baso il mio essere educatore
Alcune indicazioni
uscite dai gruppi: per essere educatori credibili occorre
testimoniare con lo stile della propria vita.
Occorre suscitare
l’interesse per la figura di Gesù e per la sua Parola
Aiutare i ragazzi a
riconoscere che la gioia vera viene da Gesù
Cercare di rendere
critici i ragazzi verso la realtà che li circonda in modo da renderli
responsabili.
Diventare per loro
un punto di riferimento
Stare volentieri
con loro, interessarsi, conoscerli - Gesù ama stare con noi
Sapersi mettere in
gioco
Comprendere la
bellezza di vederli crescere piano piano e acquisire la capacità di
trasmettere a loro volta i valori che cerchiamo di condividere con loro
Sapersi stupire
Accettare la fatica
di mettersi in circuito
Accettare la fatica
di mettersi in discussione e ricominciare
Comprendere che
ogni ragazzo ha tempi diversi e saperli rispettare
Avere gli occhi
aperti sui bisogni dei ragazzi
Imparare a fare i
conti con la coerenza
Spiegare con la
Parola e saper attualizzare gli insegnamenti
Vivere nel gruppo
di educatori una relazione alla pari
Avere un momento di
riflessione insieme alla fine della riunione
Fare sì che tutti
gli educatori sappiano il lavoro che si deve svolgere
nella riunione ed ognuno sia consapevole del proprio compito.
E’ fondamentale
preparare l’incontro insieme
Il fondamento del
nostro lavoro è Gesù Cristo
Anche gli educatori
hanno bisogno di essere accompagnati
Anche gli educatori
hanno bisogno di punti di riferimento
Pazienza e
perseveranza sono caratteristiche fondamentali – non avere paura di
ricominciare
Esiste un bisogno
fondamentale nell’uomo , imprescindibile, che se non trova risposta
lo rende senza speranza, incapace di comprendere
sé stesso ed il mondo in cui si trova e questo è il
bisogno di incontrare personalmente il Signore
La sintesi finale
ha sottolineato alcune azioni fondamentali di Gesù che emergono dal brano
e che sono per noi modello di riferimento per la nostra
vita e per il nostro compito di educatori.
Gesù: prende
l’iniziativa, raggiunge i discepoli, li accompagna, li ascolta, dialoga
con loro, costruisce una relazione, accetta di ricominciare da capo
esprimendo grande senso di paternità e riciclando il
male in bene,
usa gesti e parole,
parte dalla Parola di Dio, è libero e lascia liberi, non impone la
propria persona e sa ritirarsi al momento giusto , non si appropria dei
discepoli.
Noi non saremo mai
i Maestri ma rimaniamo discepoli: il vero Maestro è Gesù
e noi stiamo di fronte a Lui per imparare.
Rimane volentieri
con loro, spezza il pane , vive la comunione con i discepoli.
Dona la gioia della
pienezza.
Questo cammino da
Gerusalemme ad Emmaus e viceversa è un cammino che richiede pazienza e
dura anni.
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